Doctor “ma anche no”

Dopo due trailer, lo posso dire: del Doctor Who non me ne frega più niente.  Per la prima volta dal 1980 non sono ansioso di vedere una nuova puntata della serie.

Non è certo colpa del bravissimo Capaldi, unico fattore che mi ha convinto a seguire l’ultima stagione nonostante fosse, di puntata in puntata, un nuovo facepalm.

Diciamoci le cose come stanno: nonostante Capaldi abbia più talento nel suo sopracciglio destro di BiNbominkia Smith (che probabilmente è un ottimo improvvisatore, ma che a interpretare il Dottore aveva un lassativo effetto simpadellacumpa) e Duespressioni Tennant (spettinato o triste, mai assieme), nonostante questo, dicevo, non ce la fa.
La sua recitazione, il suo personaggio, da solo, non riesce più a derimbambire degli episodi che non avrebbero sfigurato in Sarah Jane Adventures: trame dolcine, tarallucci e vino, nessuno si fa più male, Clara Oswald che risolve le situazioni morendo, facendo occhioni tristi o cazziando il Dottore acciochè risolva la situazione. A volte tutte e tre le cose assieme.

Onestamente, mi sono anche rotto i coglioni degli antagonisti: abbiamo già visto dal trailer che ci sono i Dalek, presenza obbligata e meh. Io invece ricordo quando, alle prime schermaglie della battaglia di Canary Wharf, comparvero QUATTRO Dalek, esclamai un “Oddio, cazzo!”, perchè i Dalek erano TERRIBILI da soli, figurarsi in quattro. E invece no, quelli che  nella prima stagione mettevano a ferro e fuoco Londra, ora sono tanto scontati da essere una puntata obbligatoria, nemici di cui a nessuno frega niente, di “seconda” come i Cybermen. Ricordate la prima comparsa dei Cyberman dal 2005?
Upgrade mediante seghe circolari, amputazioni, innesti. Ora, boh, indolore, ma tanto rapiscono i bambini perchè hanno il cervello puro.
Già, le inguardabili puntate coi bambini. Credo che la puntata con la bambina che canta per tenere in stasi un divoratore di mondi sia una delle più stupide e insopportabili, al pari di quella della luna-uovo in cui Clara decide le sorti dell’umanità, sbaglia, ma sbaglia tanto che fa il giro e fa la cosa giusta (lasciamo perdere la cazzata di base della trama, ok? non ho parole per descrivere una puttanata del genere).
Poi le puntate survival: luogo buio e/o claustrofobico, squadra comprendente doc e companion che viene inseguita e macinata un membro dopo l’altro, per semplice contatto con androide/anticorpo/alieno/minotauro/buco di sceneggiatura, finchè il Dottore non trova il modo di risolvere tutto; ecco, fanno eccezione due episodi, entrambi con Capaldi, uno per via della trama alla Leverage/Ocean’s Eleven, e l’altra per il comportamento del Dottore, cinico, pragmatico, sensato (“Dicci quello che vedi” “Mi salverò?” “Tu no, ma se ce lo dici forse il prossimo”, grossomodo).

Poi, per la miseria, non muore più nessuno. Nella prima puntata in assoluto ricordo gente mangiata gratis da un bidone della spazzatura (erano riusciti a dare dignità e orrore a una pozza di plastica in pessima CGI) e più spari che in una puntata dell’A-Team, nella prima puntata di Natale un tizio fulminato altrettanto gratis per dimostrazione. Negli ultimi episodi natalizi, invece, abbiamo visto Babbo Natale, a Christmas Carol e pure Smith che va a vivere in una Rovaniemi in cui è sempre buio da millenni, ma gli abeti producono clorofilla per punto d’impegno, in attesa di ricevere dai compagni Timelords, assenti per motivi di budget ma raggiungibili per motivi perché sì, le vite extra che aveva vinto al gioco della pazienza.
Sempre Smith l’abbiamo visto cacciare una coalizione di nemici a male parole. Cazzutissime, ma sempre male parole. E allora i Dalek, i Cybermen, che, ricordo, si erano scontrati nella prima stagione con l’ancora più cazzuto

Cyber Leader: Daleks, be warned. You have declared war upon the Cybermen.
Dalek Sec: This is not war – this is pest control!
Cyber Leader: We have five million Cybermen. How many are you?Dalek Sec: Four.
Cyber Leader: You would destroy the Cybermen with four Daleks?Dalek Sec: We would destroy the Cybermen with one Dalek! You superior in only one respect.
Cyber Leader: What is that?
Dalek Sec: You are better at dying.”

e tutti i nemici astronavodotati del Dottore se la danno con la coda tra le gambe, lasciando il Dottore libero di lasciar ri-ri-rimorire un Rory che sebbene di plastica ri-ri-ri-rimorirà poi di vecchiaia per esigenze di sceneggiatura sotto una pretestuosissima Lady Liberty – Weeping Angel, altri nemici geniali e temibili (“Blink” è il convertiagnostici per il Dottore, fai vedere loro quella puntata) ridotti a un-due-tre-stella-sgomberacompanion, fregandosene peraltro del rimando nell’episodio coi Siluriani. Sono OCD e pignolo, queste cose mi danno molto fastidio.

Perchè, diciamocelo, ormai il dottore è per bambini.
Le trame ripetitive; gli stessi tre-quattro antagonisti (Dalek-Cybermen-Master-Angeli) che siccome funzionano DEVONO tornare;le catastrofi sempre più grandi che ci fanno sempre meno paura; i mondi salvati dalle canzoncine, dai buoni pensieri, dall’integrità morale; i bambini che sono protagonisti e salvatori di una puntata almeno per stagione nelle ultime tre? quattro?; nessuno che muore più davvero; gli interpreti del Dottore che, salvo quest’ultimo, cosa che mi aveva fatto ben sperare, vanno a ringiovanire, a far faccette, mossettine, burattinate. Capaldi, un Dottore vecchio e consunto, è incastrato in trame scritte per una audience che si chiede se farà mai coppia con Clara, deve fare cose sempre più fighe (“Cosa ci manca? Parapendio, assolo di chitarra o gara di rutti senza gassosa? Facciamo l’assolo di chitarra, via”) e, pover’uomo, non vorrei esser lui.

E quindi boh, ormai son passati trentacinqu’anni da quando ho visto un tipo con una sciarpa sconfiggere un robot gigante, parassiti spaziali e Sontaran dediti all’annegamento umano per motivi di studio; son troppo vecchio per esaltarmi se col potere della musica si potrà convogliare il potere dell’entusiasmo adolescenziale in un raggio blablabla (“Clara, hai di fronte a te una delle forze più potenti dell’universo: l’animo puro della gioventù” – segue ‘Space Oddity’ in arrangiamento surf-kabuki).

O quel che è, fatto sta che no, ho l’impressione che il Dottore sia scivolato via dalle mani di chi lo scrive, tirato via dal merchandise sugli zainetti scuola, tanto da esser costretti, per rialzare l’hype dei “vecchi nuovi fan”, alla messa in giro di gossip “abbiamo visto Russell T. Davies in un pub a Cardiff con Tennant”.

Insomma,
keep-calm-and-say-sticazzi-2[1]