Spigolature (forse)

Parliamo un po’ di un po’ di cose che mi faranno come al solito passare per il solitomaxresdefault facilone con idee retrograde e analfabetismo funzionale.

 

Le docce ad Auschwitz

In quello che è stato uno dei più famosi campi di concentramento sono stati installati degli spruzzatori, come a Gardaland e Mirabilandia, per intenderci, per aiutare i visitatori in fila a combattere il caldo. Quali sono IMHO i tre comportamenti del visitatore in queste situazioni?

  • Non hai le docce, patisci il caldo e non rompi il cazzo
  • Usi le docce, stai fresco e non rompi il cazzo
  • Hai le docce e rompi il cazzo, che riconduce al primo caso.

Voglio dire,  gentilissimi, ma nei dintorni di Auschwitz ci sono solo vasche da bagno? Non c’è un panettiere con un forno? Non esiste uno studio di tatuaggi? Oppure, come al solito, a far del bene ai ciuchi si piglia pedate? No, perchè per vedere lo Zyklon B negli spruzzatori di Mirabilandia ci vuole davvero una mente malata.

– I pennarelli ai profughi. 

In Repubblica Ceca ai profughi vengono scritti dei numeri sulle mani per facilitare il lavoro della polizia che ne controlla l’afflusso ai treni.

A pennarello, coglioni, non vengono tatuati. NON È NULLA DI NUOVO, ma non nel senso nazista che stanno tirando fuori i soliti sensazionalisti di merda. Aspetto che tra mezz’ora vengano fuori sui giornali le foto dei votanti mediorientali col dito blu e/o i ragazzini che vengono timbrati sulle mani per gli ingressi in discoteca. Anzi, ve le facilito tutte io, così facciamo un “trova le differenze”.

Insisto: la malizia, come nel caso precedente, è sempre nell’occhio di chi guarda: a questa gente i treni non saranno piombati, non andranno in campi di lavoro o sterminio (anzi, nel caso le loro condizioni possono solo migliorare), tra due giorni la pennarellata sarà sparita.
Se chi si incazza per i numeri scritti a pennarello per evitare disordini si incazzasse altrettanto per la guerra che costringe quella povera gente a scappare, magari il mondo sarebbe un posto migliore.

– Don Mazzi

Questo paladino dei casi mediatici ha accolto nelle sue comunità/villaggio turistico sia Corona (che, ricordo, era in galera per una selva di reati dal ricatto alle armi da fuoco) che ne ha approfittato per aggiungere un film autoocelebrativo alla lista dei suoi crimini verso il genere umano, sia la tipa della coppia dell’acido.
Perché per questa gente in abito nero puoi fare di tutto, puoi rubare, ricettare, sfigurare e rovinare la vita a un disgraziato che di te non ne vuole sapere, essere convinto di essere l’Anticristo, fatti mettere incinta apposta per provare a evitare la galera, sarai sempre una persona buona e degna di perdono… a patto che tu riesca a farti chiacchierare sui giornali e/o generare un ritorno economico.
Ho solo rabbia, ho solo schifo. Molto raramente ho augurato la morte a qualcuno, ma in questo caso sarebbe la fine di una pratica infame, quella del perdono peloso.

– La deportazione dei professori

Quasi centomila assunti a tempo indeterminato, in una graduatoria in cui basta entrare a alla fine hai il lavoro assicurato, per una buona percentuale prima dei quarant’anni, e bubano perchè gli tocca andare a lavorare lontano da casa. Parlano di deportazione, in una carriera dove DA SEMPRE ci si sposta secondo necessità (e che, vogliamo mandare gli studenti presso gli stipendifici regionali?), e ovviamente ci sarà tanta gente che accetterà e dopo la prima settimana manderà certificati dal paesello.
Io le parole le ho anche, eh, non le dico per pudore.

Leave a Reply