Perché sono uno stronzo

Sì, fondamentalmente sono cattivo e astioso, lo sapete, con l’aggravante dell’ottuso.
Però sono di buona volontà e sincero.
Quando è stata licenziata la giornalista che ha sgambettato i profughi, padre e figlio, inseguiti dalla Polizia, ho dovuto ammettere che probabilmente nella stessa condizione io avrei fatto lo stesso: non per sadismo, ma perché “se la Polizia ti insegue tu ti devi fermare”.
Quando mi è stato fatto notare “Se vuoi intervenire non puoi fare il giornalista”, come dicono a Oxford “ho fatto pippa” e ho dato ragione a chi l’ha licenziata.
Ora, però, i due sgambettati sono arrivati a Monaco di Baviera. Il padre ha detto che non solo NON perdona la giornalista -padronissimo- ma che addirittura la denuncerà.
È qui che da vittima si trasforma in -o si rivela- stronzo. La vuole denunciare perché, facendoli cadere, li ha fatti raggiungere e identificare dalla Polizia. Leggete bene. Non per i calci, che sarebbe sacrosanto, ma perché per colpa di lei sono stati identificati in Ungheria invece che in Germania.
Lui scappa da una guerra -dice-, arriva in uno stato “sicuro”, ma vuole quello ricco. Ora, la convenzione di Dublino vuole che sia lo Stato che ti identifica a dover processare la tua domanda d’asilo, e ad accoglierti nel frattempo.
Quindi, essere identificati in Ungheria sarebbe un danno.
Io, siccome sono uno stronzo, non concepisco come mai quest’uomo, invece di accendere mille ceri a qualunque dio infero ne ispiri le gesta, abbia espresso la volontà di danneggiare una tizia che, sì, è stata carogna, ma non gli ha (a questo punto, ahimè) portato danno.
Stronzo, sei scappato -dici- da una guerra. Stronzo, eri in un paese sicuro. Stronzo, non ti ha spezzato una gamba, quella donna. Stronzo, perché invece di ringraziare Ungheria Europa Polizia Germania e ogni singolo volontario che ha trattato il tuo caso, vieni a chiedere la differenza a questa tipa, che, sì, ha sbagliato (da giornalista, ripeto, In My Asshole Opinion, ma non da cittadino: hai un clandestino, le forze dell’ordine lo vogliono fermo, tu lo fermi. Se non sei troia non lo prendi a calci, ecco, quello sì).

Ripeto, da vittima, questo tipo si è trasformato in carnefice: sta infierendo su chi, sì, gli ha fatto del male, peraltro alla fine senza conseguenze, e per motivi gretti: la notorietà derivata, il differente trattamento economico, chi sa quale altro astio accessorio.

Ma siccome sono stronzo, magari è solo un’opinione mia.

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