Adesso ne ho uno bellissimo -spero-.
Ditemi cose ne pensate.
Adesso ne ho uno bellissimo -spero-.
Ditemi cose ne pensate.
In breve: tophost ha sputtanato un disco. Su quel disco c’ero io.
Per fortuna avevo un backup vecchio di meno di una settimana.
Nell’importazione si sono persi gli widget (che credo d’aver ripristinato) e sputtanati gli accenti (accetto suggerimenti se qualcuno è in grado di fare un “trova e sostituisci” o un adeguamento al set di caratteri su un .sql mi faccia un fischio, riparto da capo con l’importazione.
Abbiamo lavorato per voi (noi, mica tophost).
Commento inviato (e ovviamente mai pubblicato) al blog di Luttazzi, che leggo quotidianamente.
Per chi non lo sapesse, Luttazzi è stato accusato di plagio per qualcosa come 500 minuti di sketches e battute da stand-comedians americani.
Per saperne di più: http://ntvox.blogspot.com/ e, soprattutto, qui o qui .
“Giusto per curiosità , per te dove si ferma la citazione?
Mi spiego: la famosa battuta della mosca/falena che vola dritto quando scoreggia èna citazione per te e plagio per Bonolis. Ok.
“Troppo presto” per Bonolis, mentre tu hai aspettato vent’anni per riproporla?
E’ una questione di tempi?
Di termini esatti e adattamenti, tipo lo sketch del cameriere smemorato, dove si paga Martin in dollari e te in lire?
Una citazione è una strizzatina d’occhio, non uno sketch di tre minuti o il pezzo sull’eiaculazione precoce senza citare -appunto- la fonte.
Ok, sono saltato sul treno da poco. Mi son sempre riferito a te come “quel genio di Luttazzi”, da quando, pensa te, ti fermai per strada a Firenze per dirti “Forza con la Tamaro”, sarà perchè la caduta è da più in alto che mi fa più male.”
edit:
Proprio in apertura (e anche su boingboing)
Complimenti, Daniele. Hai dato una nuova dignità all’espressione “Italiani ladri”
Ho ancora qualche perplessità sulla testata e da cambiare qualche sottopagina, ma per ora si può andare, no?
Meglio del celestino triste.
Eh, pure io.
Anche se temo di saperlo.
Pomeriggio forzatamente casalingo. Io e la Figlioluccia ci alterniamo alla Wii-fit, uno a far esercizi e l’altra sul divano.
Durante le flessioni con stacchi laterali, il trainer automatico mi fa, per spronare e incoraggiare: “Visualizza mentalmente il corpo che vorresti avere”
Io, a denti stretti: “Claudia Schiffer, Claudia Schiffer!”
Ho sbloccato tre livelli avanzati della corsa solo tenendo in mano il controller nella decina di minuti successivi.
Centomila.
Mica cacca.
Vabbè, cinquantamila, tolte le mie visite per il mio internettour quotidiano.
Però mica cacca lo stesso.
Grazie 🙂
Almeno per me.
Ho fatto l’ultima visita a Facebook.
Madonna come l’avevo sui coglioni. Cito da un commento che ho fatto a Jansen:
“Per dirla come la direbbe Mons. Della Casa, io a Facebook gli vo parecchio in culo. L’ho provato, non mi garba quel vocìo continuo e passarsi le peggio cazzate (“che marca di birra sei?” “scopri quanto sei uzbeko!” “un coccodrillo virtuale per te”). Roba da ricreazione di seconda elementare. Non ci entro da un mese almeno, e vivo felice. Se qualcuno mi vuol parlare, io son qui, la mail l’hanno tutti, e diversi pure il telefono.”
Aggiungo solo che ritengo FB un sistema per impigrire la rete. Adesso, invece di scrivere, si pubblica supinamente e acriticamente una foto, un video, un giochino realizzato da qualcun altro, e si spunta una casellina accanto a qualche nome, spesso senza neanche stare a pensare se il destinatario potrà gradire o meno.
Ecco. Stamani, prima di entrare a lavoro, ho provato a fare una lista e salutare tutti, avvisare che mi levavo di mezzo e poi cancellare l’account.
Nulla, niente lista. Le puttanate le puoi mandare a tutti, credo, un messaggio a venti per volta. E io, non lo sapevo, ho accettato 105 offerte d’amicizia. Quindi, o mi faccio sei liste oppure mando davvero tutto in malora, metto il mio “arrivedoooorci!” nella status bar e lascio tutto a marcire.
Chi mi vuole davvero parlare vedrà lo status, chi si limita a mettere una spunta nella casellina accanto al mio nome quando mi passa il “lollipop ciucciato da Cristina del Grande Fratello mentre stuprava il koala” resterà nell’ignoranza e manco si chiederà che fine ho fatto.
Oh, beh, càpita.
E invece…
http://www.secondlifeitalia.com/community/viewtopic.php?t=10096
No, troviamoceli anche in Second Life, questi problemi!!!
Speravo di bullarmi della trasformazione di un palm rotto e uno semifunzionante in due perfettamente funzionanti (ieri, con una azzardata operazione di sostituzione mainboard),
ma con un’altra azzardata operazione di beaming Vcard su sim,
ho perso la metà dei numeri telefonici sul cellulare, divisi per categoria.
Tutti i miei contatti relativi alla categoria “blog” sono pregati di re-inviarmi i numeri che mi avete mandato, magari in MP.
Siate pazienti. Grazie.
…quel sentimento che piglia quando le cose vitali (salute lavoro famiglia) vanno bene, e ‘nvece tutte le altre, peraltro importanti vi passano vicine ma non vi riesce d’acchiapparle per un soffio, ne sentite l’odore e v’affezionate, quasi, e queste scivolano? quell’uggia fissa sorda e costante?
Ecco, gli anglofoni lo chiamano “spleen”. Io lo chiamo “giramento di coglioni”, da quando m’hanno detto che lo spleen è simbolo di “ricca vita interiore (…), di profondità e sostanza umana”(cit.).
No, dico, se sto su Second Life è che mi manca una First, anche interiore.
Quando mai mi sarebbe successo nella vita reale?
Vabbè che era solo una festa in costume, ma capite, adesso, no?
Io ci andrei, domani sera. Qualcuno m’accompagna?
Lioranne? Mike? Rick?
Via, c’è la Grandi a gràtisse.
Solo per chi mi ha visto dal vivo…
Sappiate che dovrebbe eessere definitivo.
Notate però come sono realistici gli avatar.
Parlando con una Furry della discriminazione del diverso in mondi in cui ognuno può avere la faccia che vuole.
In deltaplano sul mare.
E poi dice che da assuefazione.
Oh, bella gente, grazie di starmi accompagnando. 🙂